Tematica Piante

Carpobrotus edulis (L.) L. Bol.

Carpobrotus edulis (L.) L. Bol.

foto 728
Foto: Effems
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)

Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)

Ordine: Caryophyllales Perleb (1826)

Famiglia: Aizoaceae Martinov, 1820

Genere: Carpobrotus Br. N.E.


itItaliano: Fico degli Ottentoti

enEnglish: Kaffir lily, Crimson flag

frFrançais: Ficoïde comestible, Figuier des Hottentots

deDeutsch: Eiskrautgewächs

spEspañol: Hierba del cuchillo

Descrizione

Carpobrotus deriva dal greco antico karpos (frutto) e brotos (edule, commestibile): "frutto commestibile". In Sudafrica furono i coloni vedendo le popolazioni del luogo (i Khoi) cibarsi dei frutti come se fossero fichi a denominarlo "Fico degli Ottentotti" nel XV secolo. Facendo riferimento alla zona di origine è altrimenti conosciuta come fico acido, fico del Capo, ghaukum, ghoenavy, Hottentotsvy, Kaapsevy, perdevy, rankvy, suurvy, vyerank, (Afrikaans); ikhambi-lamabulawo, umgongozi (Zulu). È una pianta perenne, succulenta e strisciante. Alta 15/20 centimetri, si propaga spontaneamente formando dei tappeti erbosi, coltivata si presta a decorare intere pareti rocciose. Radice sottile e ramificata che la rende idonea per la coltivazione in giardini pensili. Il gambo dicotomico ramificato (ripetute ramificazioni in due parti uguali) contenente come le foglie, una linfa densa e vischiosa che costituisce riserva nei periodi di siccità. Presenta foglie carnose di forma ad artiglio (8/12 cm.) a sezione triangolare. Spesso dritte di colore verde, rastremate dall'attaccatura fino all'apice. In base alla prolungata esposizione alla luce solare possono presentare una colorazione rossiccia in prossimità dei bordi. Caratteristica delle piante sono le corolle che si dischiudono durante le ore più assolate della giornata. Il fiore solitario, a capolino, corto peduncolo, durevole una decina di giorni, molto decorativo, compare da maggio fino a tutto ottobre, di 7–15 cm di diametro, rosa antico, 20-80 petali, raccolti al bottone, 30/40 stami. L'insieme di calice e corolla (perianzio), è costituito da 5 tepali della stessa struttura delle foglie, quella che si mostra come variopinta corolla altro non è altro che un insieme di stami sterili con forma e consistenza di petali colorati, gli stami fertili sono sempre gialli. Gli stigmi sono disposti in modo circolale nella parte femminile del fiore (giceneo). Periodo di fioritura febbraio, ottobre in funzione della latitudine. Si riproduce compiendo delicatamente una divisione dei cespi per gli esemplari più sviluppati per propaggine o talea, operazione da effettuare preferibilmente al termine dell'estate previa asciugatura delle parti tagliate. Ciò avviene anche spontaneamente. Riproduzione mediante il seme per diffusione da parte degli agenti endogeni oppure è sparso quando il frutto che ne è pieno, si apre; essa va fatta in primavera. Le tartarughe si nutrono delle sue foglie, i serpenti e altri rettili sotto i rami amano tendere gli agguati nei confronti di tutti quegli animali attratti dai frutti, in genere piccoli roditori. I fiori sono impollinati da api, farfalle e coleotteri, sono mangiati da antilopi e scimmie. Tantissime creature si nutrono dei suoi frutti e contribuiscono utilmente alla dispersione dei semi e quindi alla riproduzione e diffusione della pianta. Paradosso. In condizioni ottimali allo stato spontaneo può costituire un infestante. Lo dimostrano estesi tappeti che coprono intere dune. Se coltivata in terra piena, tende ad essere invasiva, quindi la crescita deve essere regimentata. In entrambi i casi, il rischio è la minaccia della sopravvivenza di altre specie. La coltivazione spontanea o forzata torna utile per la stabilizzazione del terreno, costituisce una riserva di liquidi laddove l'acqua è di disponibilità limitata. Costituisce un'idonea barriera contro il fuoco, in grosse quantità si trasforma in ottimo concime.

Diffusione

È presente allo stato spontaneo in Africa, Anatolia, America Meridionale e Oceania. In Italia è naturalizzato in Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Toscana, Liguria, Puglia, Molise, Abruzzo. Vegeta sulle coste ove è presente in grandi macchie che coprono le dune e le spiagge vicino al mare, grazie alla robustezza e resistenza al salmastro. A scopo ornamentale la diffusione è capillare in tutta la penisola.


02276
Stato: Somalia
03526 Data: 01/01/1994
Emissione: Flora e fauna
Stato: Alderney

03897
Stato: Guernsey
04784
Stato: South Africa

13226 Data: 01/02/2001
Emissione: Anno del Serpente
Stato: Gibraltar